30% di emissioni di anidride carbonica in meno con i pneumatici ricostruiti secondo uno studio del Best Foot Forward (Oxford)
Utilizzare un pneumatico ricostruito piuttosto che un nuovo pneumatico comporta un risparmio del 30% delle emissioni di CO
2 legate alla realizzazione dei due prodotti. È quanto emerge da uno studio condotto da
Best Foot Forward, autorevole ente britannico specilizzato in analisi ecologiche e "dell'impronta di carbonio" che ha sede ad Oxford e che nel 2005 ha ricevuto, tra l'altro, il premio della Regina per lo sviluppo sostenibile (
Queen's Awards for Sustainable Development).
Questo ente ha già determinato 300 "impronte di carbonio" di attività produttive. L'impronta di carbonio corrisponde alle emissioni di CO2 rilasciate nel corso di un processo manifatturiero. In particolare, per i pneumatici, lo studio del Best Foot Forward fa riferimento ad un pneumatico per veicolo commerciale da 17,5 pollici e mette in evidenza come, per produrne uno nuovo , vi sono emissioni di CO2 di 86,9 chilogrammi, mentre per ricostruirlo le emissioni sono soltanto di 60,5 kg, e quindi vi è un risparmio di 26,4 kg di emissioni, pari, come si è detto, al 30%.
Sulla base del protocollo di Kyoto, sia in Europa che in Italia vi è una grandissima attenzione al contenimento delle emissioni di CO2 in quanto questo gas è ritenuto responsabile, (insieme ad altri gas ad effetto serra) dell’innalzamento della temperatura sul pianeta, fenomeno, questo, che può avere effetti particolarmente negativi sul clima e sull’ambiente.